Nove persone su dieci amano il cioccolato. La decima mente.

lunedì 1 novembre 2010

Pearà!

Salve a tutti!
Non sono più entrata in blogspot.com e non ho avuto nemmeno il tempo di vedere i vostri post... peeeerdono!
Oddio, non ho avuto nemmeno il tempo di postare gli auguri per il compleanno del mio Amorello. Da lui mi sono già fatta perdonare...
Per farmi perdonare da voi, va bene la ricetta di un contorno tipico veronese? La pearà!
Si tratta di una specie di "pappetta", ottenuta con del pane e del brodo, che viene servita d'inverno come accompagnamento al lesso (manzo, gallina, pollo, cotechino, ...) sulle tavole veronesi di solito la domenica.
La ricetta che vi propongo è quella della mia famiglia. Essendo una ricetta della tradizione ovviamente troverete delle varianti a seconda della zona, o anche solo della famiglia; varianti che cercherò di riportare a seguito della ricetta.
Anche le dosi sono molto "a occhio" perché così le ho imparate da mia madre, che le ha imparate da sua madre, che le aveva imparate da sua madre, che le aveva imparate da sua madre, ecc...

Ingredienti
1 pugno di pane vecchio grattugiato a testa
una noce di burro
un rametto di rosmarino
aglio
brodo di carne
pepe

sale e acqua (potrebbero non servire)

Io ieri ne ho fatta per circa otto persone:
Mettere una piccola noce di burro in una pentola capiente.
Rosolarvi due spicchi di aglio sbucciati e non schiacciati e il rametto di rosmarino.
Buttarvi il pane e tostare un po'.
Aggiungere il brodo di carne in quantità tale che la consistenza del tutto sia simile a quella di un omogenizzato un po' liquido.
Togliere l'aglio e il rosmarino prima che cominci a perdere gli aghi.
Assaggiare e se necessario aggiustare di sale.
Cuocere a fuoco dolce per circa un'ora con il coperchio, avendo cura di mescolare ogni tanto.
Se il composto si dovesse asciugare troppo, aggiungere acqua calda (quella del rubinetto va bene, non occorre scaldarla a parte) o brodo. Qui vi regolate voi a seconda di quanto grasso avete fatto il brodo. Di solito a casa mia si fa con carne di manzo e una gallina e senza pollo, quindi aggiungiamo solo acqua.
Verso fine cottura aggiungere abbondante pepe: "pearà" significa appunto "pepata".

Varianti:
alcuni aggiungono olio d'oliva a crudo,
alcuni formaggio grattugiato,
alcuni gli ossi buchi in cottura e poi li tolgono prima di servire.
Io conosco queste varianti, ma ce ne saranno sicuramente altre. Se qualcuno le conoscesse, gli sarei grata, se me le facesse sapere.

Buon appetito!!!!

3 commenti:

Luciana ha detto...

Ciao bella, non conoscevo questa ricetta ma me l'annoto e la provo di certo così genuina com'è!!! brava cara sei perdonata ;)...un abbraccio

Betty ha detto...

ehì, finalmente!
tutto bene? come va con gli studi?
mi piace questo tuo contorno, non lo conoscevo ma sembra ottimo, bravissima.
un abbraccio e a presto.

nene ha detto...

ma che buona questa "polenta di pane" :)