Nove persone su dieci amano il cioccolato. La decima mente.

martedì 4 giugno 2013

Mondo senza fine (K. Follett)

Ecco un bel libro per l'estate. Se poi lo leggete su qualche eBook, avete risolto il problema d'ingombro delle mille e più pagine.
Si tratta di una sorta di sequel de "I pilastri della Terra", ma giusto per l'ambientazione (in entrambi i casi è il Priorato di Kingsbridge) e perché questi personaggi sono i discendenti lontani dei protagonisti dell'altro romanzo. I libri possono essere tranquillamente letti nell'ordine che si preferisce o che capita.
La scrittura è quella di Ken Follett: non banale o ripetitiva, ma nemmeno finemente ricercata. E' lineare, senza frasi costruite su sintassi arzigogolate o astruse e la punteggiatura rispetta tutte le regole convenzionali. 
La trama a me ha dato l'impressione di essere un doppione de "I pilastri della Terra": i protagonisti sono anche qui un uomo e una donna. Ella soprattutto è molto avanti rispetto ai suoi contemporanei, è caparbia, piena di iniziativa e dalle profonde convinzioni etiche. Tra Caris e Aliena non ho trovato nulla sostanza grandi differenza. Stessa cosa dicasi per Jack il costruttore e Merthin il mastro costruttore. Anche i personaggi che fanno da corollario, pur vivendo vicende diverse, nel profondo sono più o meno fotocopie dei personaggi del primo libro. Insomma, un bel libro "da ombrellone".

Ho visto anche la prima delle quarti parti dello sceneggiato andato in onda su SKYcinema che riprende Mondo senza fine. Arrivata alla fine, ho cancellato le altre tre parti: mi rifiuto di guardare uno sceneggiato che pretende di essere preso da un libro di cui conversa solo titolo e nome di, alcuni, personaggi. Per il resto non centra nulla.

Nessun commento: